IL conto corrente


Il Conto Corrente sotto l’aspetto legale può essere definito un contratto tra banca e cliente mentre sotto l’aspetto pratico, è un rapporto. Colloquiale tra un ente che eroga servizi e una persona fisica che richiede tali servizi. Il conto corrente serve per effettuare operazioni di corrispondenza come ordini di pagamento, prelievi con tessera bancomat, accrediti di stipendio o di pensione, domiciliazione delle utenze, custodia titoli. Ogni conto corrente viene contraddistinto con un numero, però non basta conoscere solo il proprio numero di conto corrente: il titolare deve sapere anche le coordinate bancarie della sua agenzia. Sono due: il Codice dell’azienda che permette di riconoscere la propria banca rispetto alle altre ( ABI ), e il codice di avviamento bancario ( CAB) che consente di riconoscere l’agenzia dove è stato aperto il conto dalle altre agenzie della stessa banca.

Tassi: Quando la banca parla di tassi passivi si riferisce a quelli applicati ai conti correnti in attivo. Mentre, per tassi attivi, la banca intende quelli applicati ai conti in rosso, cioè ai depositi con segno negativo (quando scende sotto lo zero). Conoscere i tassi attivi e quelli passivi, consente di evitare brutte sorprese. I tassi applicati sullo scoperto sono notevolmente più elevati rispetto a quelli assicurati ai conti con saldo positivo. In media, si passa dal 4-5% lordo per i depositi attivi ad un 14-19% per i conti in rosso


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